BFC Education – BlueAdvisor, puntata 29. I rischi legali dell’investimento in arte

Venerdì 7 giugno, alle ore 22.30, sul canale 512 di Sky o 260 del digitale terrestre, andrà in onda in prima TV la ventinovesima puntata di BFC Education – BlueAdvisor, in cui Giuseppe Calabi, Senior partner CBM & Partners – Studio Legale, descrive i rischi legali legati agli investimenti in opere d’arte.

Il mercato mondiale dell’arte per il 2018 è stato stimato in 67 miliardi di dollari con un aumento del 6% rispetto all’anno precedente. Gli Stati Uniti sono il primo mercato con una quota pari a 24,9 miliardi di dollari, corrispondente al 44% del settore. L’Italia si classifica nelle ultime posizioni rappresentando lo 0,69% a livello mondiale e il 2% a livello europeo.

Considerando l’arte come asset class e volendo fare una comparazione tra rischio e rendimento, si rilevano molteplici fattori di rischio a fronte di rendimenti modesti: in base a una ricerca fatta dall’Università Stanford, considerando gli ultimi 353 anni, il mercato dei Government Bond ha avuto un rendimento medio annuo del 3,3% mentre il mercato dell’arte solo del 1,9%.

I principali rischi legali legati all’investimento in arte sono essenzialmente: provenienza, diritto di proprietà e rivendicazioni di terzi, derivanti dal fatto che i beni artistici sono beni mobili e non hanno un registro di proprietà. Inoltre le leggi variano da ordinamento a ordinamento e, per esempio, in Italia il possesso del bene vale come titolo della proprietà del bene. Esistono poi rischi legati all’autenticità o all’attribuzione delle opere d’arte; in questo caso è necessario affidarsi al giudizio di esperti.

Per cercare di prevenire tutti questi rischi è sempre consigliabile ricorrere a una due diligence legale e storico/artistica, in modo da sapere che cosa si acquista o si vende. In ogni caso può persistere sempre una zona grigia a causa di problemi di attribuzione di un’opera d’arte che a volte neppure gli storici più prestigiosi riescono a risolvere.

Da valutare attentamente anche i problemi di circolazione domestica e internazionale che limita il diritto di proprietà delle opere d’arte. A livello di Unione europea il principio di libera circolazione delle merci non si applica alle opere d’arte, con l’imposizione di vincoli stringenti ai fini della tutela del patrimonio culturale. A questa si aggiunge poi la normativa italiana che può imporre vincoli alla circolazione anche all’interno dei confini nazionali per i beni riconosciuti di particolare valore artistico.

Si analizzeranno infine aspetti legati al mercato dell’arte: le diverse tipologie di soggetti intermediari, case d’aste, antiquari e gallerie, che danno liquidità al mercato e agevolano la circolazione delle opere; l’art finance e la collateralizzazione di beni artistici, ossia l’ottenimento di  prestiti dando in garanzia beni culturali; le vendite garantite e le offerte irrevocabili, che vedono una forte competizione per aggiudicarsi le opere più importanti; il mercato dell’arte 2.0, piattaforme, ecommerce e disintermediazione, connotato da interessanti sviluppi futuri grazie alla blockchain.

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