BFC Education – BlueAdvisor, Puntata 18. L’analisi dello scenario macroeconomico

Venerdì 22 marzo, alle ore 22.30, su Reteconomy, andrà in onda in prima TV la diciottesima puntata di BFC Education – BlueAdvisor, in cui Andrea Lippi, Professore Aggregato di Economia degli Intermediari Finanziari presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, illustra l’importanza della macroeconomia nella consulenza finanziaria.

Partendo dalla definizione dell’analisi di scenario macroeconomico, intesa come fotografia dei nostri comportamenti economici, si spiega l’importanza della macroeconomia nella costruzione dei portafogli d’investimento: il portafoglio non è atemporale poiché si costruisce in un determinato contesto macroeconomico che poi evolve e il pertanto il portafoglio deve seguire questa evoluzione.

I temi macroeconomici di maggior interesse per un consulente finanziario possono essere individuati in: tassi di interesse, politica economica e commercio internazionale. Fondamentale è anche osservare il ruolo dello Stato nello scenario macroeconomico. Con Stato intendiamo principalmente due attori: Governo che detta la politica fiscale e la Banca Centrale che gestisce invece la moneta e i tassi di interesse. Serve un raccordo tra queste due entità ma è ancora più importante che si adottino misure credibili di politica monetaria e fiscale. La credibilità è un fattore determinante affinché queste misure abbiano gli effetti sperati.

Oggi gli investitori sono sommersi da una sovrabbondanza di informazioni che genera confusione: informazioni utili e non utili che contribuiscono ad alimentare la situazione di incertezza. In questa situazione il consulente finanziario dovrebbe svolgere un ruolo di guida degli investitori attraverso le informazioni, selezionando quelle corrette. È opportuno pertanto che i consulenti finanziari approfondiscano le tematiche macroeconomiche per poter essere di aiuto agli investitori. La macroeconomia aiuta a interpretare la situazione attuale. È basilare l’autoformazione, così come la frequenza di corsi di formazione su questi temi che prevedano il confronto con macroeconomisti e docenti universitari: questo confronto eleva le conoscenze e la qualità del consulente. Il suggerimento per un consulente finanziario dopo aver seguito un corso di macroeconomia è quello comunque di continuare nella formazione con gli strumenti più opportuni.

Osservando puoi la situazione macroeconomica attuale si valuta la linea seguita da Mario Draghi nella politica monetaria della BCE. Stiamo vivendo un’epoca di misure non convenzionali per stimolare l’economia, misure che difficilmente si ritrovano nei libri di macroeconomia. Si devono ipotizzare nuovi scenari, eventuali bolle create da un’eccesso di liquidità ed effetti secondari su asset finanziari e non finanziari.

Infine si considerano gli asset non finanziari nella costruzione dei portafogli. Per questi asset serve competenza e si deve evitare il fai da te. Il consulente finanziario non deve essere un generalista: dovrebbe possedere conoscenze di base in modo da capire le esigenze del cliente per poi indirizzarlo verso un altro professionista esperto in materia.

 

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