I giovani benestanti scelgono gli asset alternativi

Criptovalute, private equity, oro e immobili preferiti alle azioni tradizionali.  Bank of America Private Bank ha intervistato un campione di investitori statunitensi benestanti sulle proprie preferenze di portafoglio. E’ emerso che nella fascia tra 21 e 43 anni, le asset class alternative sono preferite a quelle tradizionali. Il che contrasta con la generazione più anziana (dai 44 anni in su) che crede di poter ottenere rendimenti superiori al mercato solo con azioni e obbligazioni.

“I più giovani hanno vissuto un paio di crolli del mercato, come la crisi finanziaria e la bolla delle dot-com e per la prima volta hanno visto una correlazione molto più alta tra azioni e obbligazioni”, spiegano gli analisti, che dunque vedono in questo approccio una tendenza non legata alla congiuntura che stiamo attraversando.

La generazione più giovane cha allocato il 28% in azioni, mentre gli over 44 arrivano al 55%. Simile invece la quota di bond: 18% per gli under 45, 19% per i senior.

 

Gli investitori più giovani, invece, hanno allocato il 17% del loro patrimonio in strumenti alternativi, come il private equity e il venture capital, e il 14% del loro patrimonio in criptovalute e asset digitali. Gli investitori più anziani hanno allocato solo il 5% sugli investimenti alternativi e l’1% alle criptovalute.

 

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