Nuovo top del Bitcoin, attenzione però all’aumento della leva

Bitcoin ha aggiornato il massimo storico a 76.431,95 dollari. Il più recente allungo è stato certo dettato dall’elezione di Trump, ma è ormai da mesi che si registra un aumento della fiducia degli investitori (istituzionali e non), anche grazie  all’imminente lancio di nuovi Etf negli Stati Uniti.

Uno scenario che ha portato a un afflusso significativo di capitali, con trader di alto profilo e piattaforme istituzionali che spingono verso una maggiore leva finanziaria, convinti che i guadagni a breve termine saranno sostanziosi, come fannno notare da Cryptonomist.ch.

Dal punto di vista tecnico, la leva finanziaria sul Bitcoin è misurata principalmente tramite l’open interest, che rappresenta il valore totale delle posizioni aperte su futures e opzioni.

Allo scorso 6 novembre, il rapporto di leva finanziaria stimato, ottenuto dividendo l’open interest globale dei futures per il numero di monete detenute sugli exchange, è pari a 0,20. Ciò significa che, per ogni Bitcoin detenuto negli exchange, ci sono posizioni a leva equivalenti al 20% di un Bitcoin.

Questo rapporto, pur essendo superiore al livello di 0,18 registrato in precedenza, rimane più basso rispetto ai picchi di agosto, ma indica una tendenza alla crescita della speculazione.

Effetti della leva finanziaria sui movimenti dei corsi

L’aumento della leva finanziaria produce un effetto a catena sui prezzi di Bitcoin. Quando un gran numero di trader è posizionato con leva, sia in posizione long che short, ogni movimento di prezzo può innescare liquidazioni automatiche su larga scala.

Questi “short squeeze” o “long squeeze” amplificano i movimenti di prezzo, poiché i trader costretti a chiudere le posizioni causano ondate di acquisti o vendite forzate, aumentando ulteriormente la volatilità.

Con la maggior parte delle posizioni concentrate in posizioni long, al momento circa il 56% secondo i dati disponibili su diverse piattaforme, una caduta repentina del prezzo potrebbe causare una cascata di liquidazioni forzate, contribuendo a far crollare il mercato in modo rapido e marcato.

Questo fenomeno lo abbiamo osservato nei crolli di maggio 2021 e giugno 2022, quando un alto livello di leva ha portato a movimenti estremamente bruschi.

Concentrazione della liquidità e rischi sistemici

La liquidità ad alta leva finanziaria è attualmente concentrata su alcune grandi piattaforme, aumentando il rischio di dislocazioni di mercato in caso di turbolenze. Binance, ad esempio, detiene attualmente circa il 60% dell’open interest totale del mercato a leva di Bitcoin, con posizioni a leva per un valore di circa 58 miliardi di dollari.

Questo livello di concentrazione è allarmante per il mercato, poiché significa che le dinamiche di una singola piattaforma potrebbero influire sull’intero ecosistema, amplificando i rischi di liquidazioni e volatilità.

La presenza di leva finanziaria estremamente elevata su una piattaforma o in una regione può creare squilibri di liquidità. Ad esempio, se il mercato subisse una flessione improvvisa, la liquidità necessaria per assorbire le vendite forzate potrebbe non essere sufficiente, portando a una “cascata di liquidazioni”.

Questi scenari potrebbero non solo aumentare il rischio per i trader, ma anche influenzare negativamente l’immagine del mercato delle criptovalute, con i regolatori sempre più preoccupati delle possibili conseguenze sistemiche.

Verso una regolamentazione della leva finanziaria

A livello globale, vari enti regolatori stanno valutando l’introduzione di limiti alla leva finanziaria per gli investitori al dettaglio.

In Europa, il Parlamento sta discutendo misure per limitare la leva per gli asset digitali a un massimo di 2:1 per i retail, mentre negli Stati Uniti la SEC sta valutando norme simili per i principali exchange.

Queste misure mirano a proteggere gli investitori e a ridurre i rischi di contagio che l’uso eccessivo di leva può generare nei mercati ad alta volatilità come quello delle criptovalute.

Gli esperti del settore consigliano cautela ai trader retail e suggeriscono un approccio più prudente, soprattutto quando si utilizzano strumenti finanziari complessi come futures e opzioni su asset volatili.

L’aumento della leva finanziaria nel mercato Bitcoin ha portato a un incremento della volatilità e a un aumento dei rischi sistemici, soprattutto a causa della concentrazione della liquidità su poche piattaforme.

La crescente pressione regolatoria potrebbe portare a nuovi limiti, ma nel frattempo, i trader e gli investitori sono invitati a mantenere la prudenza, dato il potenziale impatto di movimenti di mercato improvvisi.

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