Obbligazioni: i nuovi collocamenti governativi e corporate sotto la lente

I mercati stanno evidenziando una fase laterale a causa dell’incertezza su alcuni temi che si sono evidenziati soprattutto dopo il passaggio elettorale europeo. La difficoltà a coordinare il nuovo indirizzo del parlamento europeo da un lato, dove non sembra tenersi conto, almeno per ora, del segnale elettorale arrivato il 9 giugno che ha sostanzialmente bocciato l’indirizzo politico degli ultimi cinque anni. A questo si aggiungono le elezioni anticipate in Francia che avranno una sua prima giornata la prossima domenica 30 per poi concludersi ai ballottaggi successivi il 7 luglio. Prendere quindi decisioni in Europa, senza la concreta presenza di un esecutivo francese in carica stabile non sembra essere la soluzione migliore, anche se poi in queste materie il potere per la costituzione francese è comunque in capo al presidente della repubblica Macron.

Questa incertezza si evidenzia soprattutto in materia di rendimenti che si sono tendenzialmente rialzati in tutta l’Eurozona, in attesa di vedere i prossimi dati macro soprattutto legati all’inflazione.

Lo spread Btp/Bund sui benchmark decennali è risalito in area 155 con il rendimento tedesco rimasto stabile al 2,46% circa. Per il nostro Btp decennale, si è rivisto il 4%, mentre Grecia, Slovacchia e Lituania sono verso il 3,7%; per Croazia, Cipro, Lettonia e Spagna l’area di rendimento oscilla tra il 3,4% e il 3,5%. Il resto dell’Eurozona è nella fascia tra il 3% ed il 3,3% con l’eccezione di Irlanda e Olanda che fanno compagnia alla Germania sotto il 3%, la media dei titoli EU è al 3,12%. Rispetto alla scorsa settimana in rialzo anche i rendimenti del Treasury Usa decennale al 4,3% e del Gilt inglese al 4,16%.

Le nuove emissioni governative sotto i riflettori

Per il Tesoro è stata una settimana di aste tra cui i titoli a medio lungo offerti fino a 8,75 miliardi. Nello specifico per i Btp a cinque e dieci anni hanno visto i rendimenti all’opposto con un riallineamento della curva, infatti sul cinque anni si viaggiava prima dell’asta intorno al 3,54%, livello minimo dallo scorso aprile, mentre per il decennale si è sfiorato il 4% che è il massimo da novembre 2023.

Nuovo deal della Lithuania che ha emesso un miliardo di euro con scadenza 2031 e cedola del 3,5%, codice Isin XS2841247583, taglio mino da mille euro con multipli di mille e rating A2/A/A. Il prezzo è stato di 98,895 che esprime un rendimento a scadenza del 3,68% circa, livello che ha poi performato nel grey market verso quota 99,5. Insieme a questo nuovo titolo è stato fatto anche un incremento sulla scadenza 2034 3,5% con Isin XS2765498717.

Un incremento anche da parte della Romania sulla scadenza 2028 con cedola del 5,5%, Isin XS2689949399, mentre sui titoli dell’Unione Europea ci sono stati incrementi superiori ai due miliardi sulla scadenza 2026 cedola 2,75% e sulla scadenza 2034 con cedola del 3%.

I nuovi collocamenti corporate sotto la lente

Tra i corporate vi è stata una buona attività, con Pirelli che colloca con successo un sustainability-linked bond da 600 milioni di euro a cinque anni, scadenza 2 luglio 2029. Molti gli ordini per il bond Pirelli, con le richieste da parte degli investitori che sono state per complessivi 2,8 miliardi, circa 4,6 volte l’offerta. L’obbligazione è di tipo “sustainability-linked”, cioè legata ad obiettivi di sostenibilità ambientale, come da piano societario aggiornato al maggio scorso. Questi sono sottoposti a validazione da parte di Science Based Targets initiative (SBTi). La data di regolamento è stata fissata per il prossimo 2 luglio, mentre la scadenza sarà in data 2 luglio 2029. Pertanto, ci troviamo dinnanzi a un’emissione della durata di cinque anni. Con l’operazione, la società ha allungato temporalmente le proprie scadenze medie e migliorato così la struttura del debito. Ecco le caratteristiche del bond Pirelli: cedola fissa annua lorda del 3,875% e prezzo di emissione di 99,666. In definitiva, il rendimento lordo annuo alla scadenza è stato del 3,95%, a premio di 115 punti base sopra il tasso midswap di pari scadenza. Rating BBB+, lotto minimo di negoziazione 100mila euro con multipli di mille e Isin XS2847641961.

Erg, primo operatore eolico in Italia e tra i principali in Europa continua a finanziarsi con obbligazioni green e ha collocato un green bond a sei anni. L’obbligazione verrà rimborsata alla pari alla scadenza fissata il 3 luglio 2030 ed ha un ammontare di 500 milioni di euro. Prime indicazioni di rendimento in area +175 punti sopra il tasso midswap di riferimento. A fronte di ordini superiori a 2,25 miliardi di euro, il rendimento è stato abbassato a +145 punti base e +140 a chiusura collocamento. Nel dettaglio: cedola 4,125%, prezzo 100, lotto minimo di negoziazione 100mila euro con multipli di mille. Rating BBB- e Isin XS2853679053.

La finanziaria della Renault, la Rci Banque che è stata negli ultimi mesi molto attiva soprattutto per il mercato retail, questa settimana ha optato per un titolo subordinato tier 2 che si adatta agli investitori professionali. Nello specifico l’Isin è FR001400QY14 e si tratta di 750 milioni con scadenza al 2034 e cedola del 5,5% fino al 2029 quando è prevista una call. In caso di non esercizio, il rendimento del titolo diventerà variabile fino al 2034, con tasso euribor a cinque anni +2,75%, taglio minimo 100mila euro con multipli di 100mila.

Allianz Finance è uscita con 600 milioni al 3,25% con scadenza 2029 e taglio da 100mila euro con multipli di 100mila, Isin DE000A3LZUB2 con un porezzo d’emissione a 99,461 che è salito verso quota 100 nel grey market.

La società leader nel settore della birra, l’olandese Heineken, è uscita con 900 milioni con scadenza 2036 e cedola del 3,812%, Isin XS2852894679 e prezzo d’emissione a 100 che si è sostanzialmente mantenuto anche nei successivi scambi dopo l’uscita del deal. Il rating del titolo è A3/BBB+.

Tra i titoli ad alto rendimento la società francese di prodotti alimentari surgelati Picard, ha emesso 650 milioni con scadenza nel 2029 e cedola del 6,375%. Il prezzo d’emissione a 100 è salito nel successivo grey market di un quarto di punto. Isin XS2852970016 e taglio minimo da 100mila euro con multipli di mille.

Redeia Corporación, operatore nel settore energetico in Spagna, sta collocando un  green bond con scadenza a otto anni il 9 luglio 2032 e ammontare 500 milioni di euro. Prime indicazioni di rendimento in area +100 punti sopra il tasso midswap. Lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila, rating BBB+.

NIBC Bank, banca commerciale in Olanda, ha collocato un’obbligazione subordinata PerpNC6 Additional Tier 1, ammontare stimato 200 milioni di euro. L’obbligazione (XS2847665390) non ha scadenza, ma presenta una call, cioè il titolo è richiamabile, da parte dell’emittente, alla pari a partire dal sesto anno a luglio 2030. Prime indicazioni di rendimento in area 8,75%. L’emissione è riuvolta a investitori istituzionali dato il taglio minimo di enegoziazione: 200mila euro con multipli di 200mila. Rating BB-/BB.

In area dollaro un mega deal di Vodafone da tre miliardi con scadenza 2054 e 2064. Il primo per due miliardi ha cedola del 5,75% con Isin US92857WCA62 e prezzo d’emissione a 99,434, mentre il più lungo per un miliardo con cedola del 5,875%, Isin US92857WCB46 emesso a 99,162. Entrambi i titoli hanno sovraperformato di oltre un punto nel grey market, hanno taglio retail da mille euro con multipli di mile e rating Baa2/BBB/BBB.

Un altro titolo trattato bene sul primario dollaro è stato quello di Vale Overseas, società di metalli e mineraria internazionale, che ha abbassato i rendimenti iniziali per il buon numero di richieste sul nuovo deal per un miliardo con scadenza 2054 e cedola del 6,4%. Isin del titolo US91911TAS24 con taglio minimo da 2mila dollari con multipli di mille e rating Baa3/BBB-/BBB.

A cura di Carlo Aloisio, senior bond broker

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