Cripto-attività: arriva la stretta del Governo con sanzioni penali e amministrative

Il Governo italiano ha pronto il testo del decreto che recepisce il regolamento UE in materia di cripto-attività, con una serie di nuove norme e sanzioni severe. Questo intervento mira ad allineare il quadro normativo nazionale al regolamento UE n. 2023/1114 del 31 maggio 2023, relativo ai mercati delle cripto-attività.

Nuove Regole per il Mercato delle Cripto-Attività

Il decreto non si limita a stabilire le regole per l’emissione e l’operatività delle criptovalute, ma introduce anche significative sanzioni penali e amministrative per chi viola le normative. Ecco cosa prevede in dettaglio.

Sanzioni penali

Secondo l’articolo 30 del titolo IV, chi “offre al pubblico token collegati ad attività o ne chiede e ottiene l’ammissione alla negoziazione” in violazione delle norme comunitarie rischia la reclusione da sei mesi a quattro anni e una multa da 2.066 a 10.329 euro. Le stesse pene si applicano a chi “presta servizi per le cripto-attività in violazione dell’articolo 59” del regolamento UE, o a chi “emette token di moneta elettronica” senza rispettare le riserve previste dall’articolo 48, e a chi offre al pubblico tali token senza il consenso scritto dell’emittente.

Sanzioni amministrative

Gli articoli 31 e 32 del decreto introducono sanzioni amministrative per le persone giuridiche e fisiche che violano le disposizioni del regolamento UE. Le multe per le persone giuridiche partono da 30.000 euro e possono arrivare fino a 5 milioni di euro o, se superiore, a una somma variabile dal 3 al 12,5% del fatturato totale annuo. Per le persone fisiche, inclusi dirigenti e personale aziendale, le sanzioni variano da 5.000 a 75.000 euro.

Abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato

L’articolo 33 del decreto affronta l’abuso di informazioni privilegiate e la manipolazione del mercato, prevedendo sanzioni pecuniarie da 5.000 fino a 5 milioni di euro per chi viola i divieti di abuso e comunicazione illecita di informazioni privilegiate o manipolazione del mercato, secondo quanto stabilito dagli articoli 89, 90 e 91 del regolamento UE.

Applicazione delle sanzioni

La Banca d’Italia e la Consob sono incaricate di applicare le sanzioni amministrative, ad eccezione di quelle relative all’emissione, offerta al pubblico e richiesta di ammissione alla negoziazione di token di moneta elettronica, che sono esclusiva competenza della Banca d’Italia.

Conclusioni

Con questo decreto, il Governo italiano si allinea al regolamento europeo, introducendo una regolamentazione rigorosa e sanzioni severe per garantire la trasparenza e la sicurezza nel mercato delle cripto-attività. Questo intervento normativo rappresenta un passo significativo verso la regolamentazione di un settore in rapida crescita, ma ancora caratterizzato da molte incertezze e rischi.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!