A cura del team Cee & Global Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management
Nel trimestre finale del 2020 l’economia cinese è evidentemente cresciuta in misura ancora maggiore delle attese generali. Già da tempo era chiaro che nel 2020 il Paese sarebbe stato l’unico tra le grandi economie a mostrare una crescita reale nonostante la pandemia. Il valore del 2,3% è però sorprendentemente buono. Nel quarto trimestre 2020 l’economia cinese è cresciuta di un sostanzioso 6,5% annuo, soprattutto grazie alla forte produzione industriale, trainata da una dinamica delle esportazioni ancora elevata e da agevolazioni di credito mirate specificamente al comparto produttivo.
Il segreto di una ripresa rapida in pandemia
A guidare questa forte crescita è stato senza dubbio il successo cinese nella lotta alla pandemia, che ha permesso di riavviare rapidamente l’economia senza i logoranti lockdown a intermittenza visti in numerosi altri Paesi. Ciononostante, recentemente anche in Cina si è assistito a un significativo rialzo delle nuove infezioni. Comunque si prevede che la Cina controllerà bene anche questa situazione grazie al suo armamentario di chiusure ad ampio raggio, test di massa, quarantene e tracciamento delle catene di contagio. Sono tuttavia possibili rischi per l’imminente Capodanno cinese e l’imponente mole di viaggi che questa festività comporta.
I mercati azionari cinesi sono leggermente saliti a dicembre, tuttavia, in misura molto inferiore alla media dei Paesi emergenti. Le azioni A sulla terraferma sono rincarate del 2,4% circa e le azioni H a Hong Kong di quasi il 2%.