“Per il 2021 abbiamo delineato tre considerazioni di base che sostengono un outlook cautamente positivo sull’azionario. In primo luogo, ci aspettiamo una ripresa dell’economia nel medio e lungo termine, nonostante le incertezze che la limitano nel breve termine. In secondo luogo, a favorire uno scenario positivo per il mercato azionario, ci aspettiamo una ripresa degli utili aziendali. In terzo luogo le banche centrali continueranno a perseguire una politica monetaria ultra-accomodante. Tutti fattori a favore degli asset di rischio. A completare questo scenario, infine, le prospettive di performance per le altre asset class sembrano essere limitate, il che rende le azioni ancora più interessanti in termini relativi. Tuttavia, dobbiamo aspettarci ancora una buona dose di volatilità lungo la strada, poiché la ripresa sarà disomogenea e il rischio politico si riaccenderà periodicamente”. E’ la previsione di Kurt Schappelwein, Responsabile strategie multi-asset di Raiffeisen Capital Management. Di seguito il suo outlook sulle altre asset class.
Bond: un quadro meno chiaro
Sul fronte delle obbligazioni la situazione non è altrettanto chiara, soprattutto a causa delle notevoli differenze tra i vari segmenti di mercato. Le performance dei titoli di Stato core in euro non saranno entusiasmanti a causa del carry negativo, considerato che affinché questo segmento registri un rendimento totale positivo, i rendimenti obbligazionari dovrebbero scendere ancora di più, evento che non ci aspettiamo.
La situazione è leggermente migliore per i mercati a spread come Spagna e Italia. Il termine “leggermente” è la parola chiave in questo caso. Preferiamo le obbligazioni societarie rispetto ai titoli di Stato a causa di un livello ancora adeguato di spread di credito. Nel frattempo, i titoli legati all’inflazione non sono interessanti dal punto di vista del carry, ma sono buoni fattori di diversificazione nell’eventualità inaspettata di un’impennata dell’inflazione.
I titoli euro high yield sono una buona scelta, anche se in misura minore se paragonati a quelli emessi subito dopo lo scoppio della crisi da coronavirus. Le obbligazioni dei mercati emergenti hanno ancora un discreto valore. Sia le obbligazioni in valuta forte che quelle in valuta locale sembrano essere asset class con una prospettiva di performance positiva nei prossimi due anni. Ovviamente in questo caso si deve accettare un elevato livello di volatilità.
Valute stabili
Le nostre prospettive sulle valute, a essere onesti, sono un po’ noiose. Ci aspettiamo che il cambio euro/dollaro resti per il momento entro il range degli ultimi due mesi. Fino alla fine del prossimo anno abbiamo sul tavolo un leggero rafforzamento del dollaro.
Materie prime, positivi sui metalli preziosi
Sul fronte delle materie prime infine abbiamo una visione positiva sui metalli preziosi come l’oro e l’argento a causa della massiccia liquidità che si trova in circolazione e dei tassi reali che ci aspettiamo rimangano bassi o scendano ancora di più. Le prospettive per le materie prime energetiche sono meno ottimistiche, in quanto il prezzo del petrolio greggio in particolare rimarrà per il momento in un range di oscillazione.