Italiani: sempre alta la propensione al risparmio. Interesse per l’IA negli investimenti

Gli italiani confermano di avere un’altissima propensione al risparmio e sono interessati all’Intelligenza Artificiale come supporto all’investimento. Sono queste le principali evidenze emerse nel secondo sondaggio globale relativo alle preferenze degli utenti bancari effettuato tra l’11 e il 15 aprile 2024 da Censuswide, società internazionale di consulenza per ricerche di mercato.

I dati principali:

  • Il 93% degli utenti bancari italiani dà un alto valore al risparmio, la percentuale più alta fra i paesi coinvolti nella ricerca
  • Con una media di risparmio di 260 euro al mese, la capacità di risparmio effettivo degli italiani si attesta ad un livello leggermente al di sotto di americani, inglesi e canadesi
  • Oltre il 50% è interessato alla consulenza supportata dall’IA
  • Quasi l’80% comunica con la propria banca con le stesse modalità del 2023

In Italia la propensione più alta al risparmio

Secondo l’indagine realizzata per conto di GFT, pioniere della trasformazione digitale con una notevole esperienza nel settore bancario anche in Italia, il 93% degli intervistati italiani riconosce l’importanza di risparmiare ogni mese, la percentuale più alta fra i paesi in cui è stata condotta la ricerca (Stati Uniti, Regno Unito, Polonia e Canada oltre al nostro paese). In termini di capacità di risparmio effettivo però, gli italiani si attestano ad un livello leggermente più basso degli altri paesi con il 65% in grado di mettere in serbo una parte delle proprie entrate ogni mese; percentuale che sale all’82% fra i più giovani (18-24 anni). La media di risparmio si attesta sui 260 euro al mese, leggermente al di sotto di americani, inglesi e canadesi.

Rispetto allo scorso anno solo il 22% degli italiani dichiara però di riuscire a spendere cifre maggiori su base mensile, mentre un italiano su tre mantiene stabili le proprie spese o è stato costretto a ridurle negli ultimi 12 mesi.

La maggioranza dei partecipanti dichiara di non avere un metodo per tracciare le proprie spese o di farlo manualmente. Infatti, a livello globale, il 34% dichiara di non utilizzare alcun metodo per gestire le proprie spese (il 32% in Italia), mentre il 28% (il 30% in Italia) tiene traccia delle spese manualmente (ad esempio, tramite un foglio Excel).

Per quanto riguarda le motivazioni che spingono al risparmio: il 43% degli italiani lo fa per garantirsi un fondo d’emergenza in caso di necessità, il 37% dichiara di mettere da parte per le vacanze e il 25% utilizza i risparmi per le necessità quotidiane, come la spesa o gli acquisti per la propria casa.

In tutti i mercati, la semplicità è la priorità principale per i clienti bancari nel decidere dove allocare i risparmi, inclusa la facilità di accesso, utilizzo e configurazione; a guidare le scelte sono fattori come un facile accesso ai fondi (37% a livello globale, 29% in Italia), un’applicazione intuitiva (30% a livello globale, 23% in Italia) e una facile configurazione del conto (25% a livello globale, 17.8% in Italia). A seguire, sono la sicurezza e il ritorno d’investimento a giocare un ruolo significativo nelle decisioni di risparmio in tutti i paesi.

Italiani interessati all’IA come supporto all’investimento

In Italia, oltre il 50% dei partecipanti crede che l’IA li aiuterà a diventare più indipendenti finanziariamente quando faranno investimenti in futuro; ancora più propensi all’utilizzo dell’intelligenza artificiale (77%) sono i più giovani (18-24 anni). Tra tutti i rispondenti, poco più del 15% sta già esplorando offerte di investimento con il supporto di strumenti basati sull’IA, mentre oltre un terzo (il 35% circa) prevede che l’IA li aiuterà, ma non stanno ancora utilizzando alcuno strumento basato su questa tecnologia.

Alla domanda se sia cambiato il modo in cui il cliente comunica con la propria banca nell’ultimo anno, quattro italiani su cinque (80%) hanno dichiarato che è rimasto invariato. Solo il 15% ha modificato le modalità di interazione con la propria banca, tra questi più di 4 su 5 (81%) ora preferiscono utilizzare prevalentemente i canali digitali.

“L’interesse per l’Intelligenza Artificiale come supporto all’investimento indica che gli italiani sono attenti e apprezzano le soluzioni di digital banking che loro banca è in grado di offrire, la possibilità di valorizzare i propri investimenti con l’aiuto della tecnologia sono anche uno stimolo al risparmio. Questo comporta che l’interazione cliente-banca sia parzialmente disintermediata dalla tecnologia: user experience e affidabilità sono fattori chiave di utilizzo e riduzione del cost to serve”, commenta Sandro Tucci, Financial Service Lead di GFT. “Rispetto all’indagine dello scorso anno, si conferma l’interesse da parte dei clienti ad esplorare valore e dinamiche degli investimenti in asset digitali che ispirino trasparenza e fiducia: la banca gioca un ruolo fondamentale, selezionando le proposte opportune e spiegando bene i rischi connessi”.

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