“Il 2024 sarà caratterizzato da un passo a due tra tasso d’inflazione e sostenibilità della crescita, una danza che di tanto in tanto non risulterà in pieno equilibrio, andando ad innalzare il livello di volatilità per brevi periodi. Nel complesso il 2024 ci darà comunque l’opportunità di posizionare il portafoglio in chiave pro-ciclica”. A dirlo è stato Luca Simoncelli, Investment Strategist di Invesco, che nel corso della presentazione dell’outlook per il prossimo anno ha, tra le altre cose, spiegato come costruire un portafoglio nelle diverse fasi che attraverseremo nel corso del 2024.
“Il quadro macroeconomico di riferimento beneficia della resilienza e della tendenza positiva con cui l’economia americana inizierà il nuovo anno. Emergono, tuttavia, segnali di raffreddamento sottostanti al mercato del lavoro ed un primo calo dei consumi legato alla stretta sulle condizioni del credito. La prima parte del 2024 sarà caratterizzata da un rallentamento economico nelle principali economie che definiamo un “atterraggio turbolento”, ci saranno fasi di incertezza sui mercati ed un aumento nei tassi di disoccupazione ma non si arriverà ad una vera e propria recessione. In questa fase consigliamo un portafoglio concentrato su fonti di rendimento ad elevata qualità nei fondamentali, come obbligazioni societarie investment grade. Inoltre, nel corso dell’anno, le migliori opportunità si incontreranno sulle parti intermedie delle curve governative ma anche altri segmenti dell’universo del reddito fisso” ha spiegato.
“La prospettiva di tagli ai tassi d’interesse, che dovrebbero arrivare nel secondo trimestre dell’anno sia in Europa che negli Stati Uniti, aprirà la porta all’inizio di una nuova fase del ciclo economico dove sarà possibile assumere un atteggiamento maggiormente pro-ciclico nella strategia di portafoglio. Ci aspettiamo l’emergere dei primi segnali di stabilizzazione della crescita anche in Europa e Cina. La normalizzazione della politica monetaria verso livelli meno restrittivi, avverrà in coincidenza con un riallineamento della crescita degli Stati Uniti rispetto al resto del mondo” ha detto Simoncelli.
“Anche alla luce di migliori valutazioni di mercato e minore rischio di concentrazione, crediamo che nel 2024 troveremo buone opportunità di crescita sui mercati azionari di Europa e mercati emergenti, soprattutto in Asia, ma anche su stili d’investimento value e a bassa capitalizzazione di mercato. Consigliamo anche una maggiore allocazione alle obbligazioni dei mercati emergenti che offrono interessanti spread e che beneficiano dell’atteso indebolimento del Dollaro US” ha concluso. “Crediamo che il cammino di disinflazione intrapreso venga confermato e che a fine anno i tassi di inflazione saranno vicini ai target delle Banche Centrali. Il mercato si concentrerà sulla tenuta del mercato del lavoro e sulla stabilità finanziaria di un sistema economico altamente indebitato e il taglio ai tassi d’interesse aiuterà le aziende a mantenere un livello di crescita degli utili sostenibile”.