Nell’ultima riunione di politica monetaria del Consiglio direttivo della BCE, i policy maker concordavano sulla necessità di perseguire una politica di stretta dipendenza dai dati. Tuttavia, nelle minute di quella riunione è emerso chiaramente che la dispersione dei pareri a livello trasversale stava aumentando. Da allora, diversi funzionari si sono espressi a favore di un rialzo. Le Colombe della Banca Centrale sono state meno esplicite, ma certamente i responsabili politici sono preoccupati per l’apparente concretizzarsi dei rischi di ribasso per l’economia.
In questo scenario, ecco diseguito la view di Felix Feather, European Economic Analyst di abrdn sul prossimo meeting dell’istituto centrale dell’Eurozona.
È quindi improbabile che si raggiunga un accordo in seno al Consiglio direttivo. La vittoria delle Colombe o dei Falchi dipenderà dalla loro rispettiva efficacia nel conquistare i voti necessari per ottenere la decisione sui tassi che preferiscono.
Sono due i fattori che favoriscono la linea “attendista”. In primo luogo, questa settimana diversi funzionari, di norma propensi a un atteggiamento da falco, non avranno diritto di voto in virtù del sistema di rotazione della Banca. In secondo luogo, l’unica decisione di compromesso possibile per la Banca – una pausa abbinata a messaggi da falco – è quella di evitare un rialzo immediato. Riteniamo pertanto che quest’ultimo sia lo scenario più probabile.
Tuttavia, c’è ancora una possibilità significativa di un rialzo. Una simile mossa rischia di esacerbare una recessione che a nostro avviso è già in corso.
Un’ampia serie di indicatori suggerisce che l’economia dell’Eurozona subirà probabilmente una contrazione nel terzo trimestre. Con l’impatto della passata stretta monetaria ancora in atto e senza alcun segnale di miglioramento, ci aspettiamo che la contrazione si aggravi nel corso dell’inverno.