Cari consulenti, inutile negarlo, siete dei fondivendoli

Pubblichiamo di seguito una mail inviataci da un nostro lettore e follower di Mr Rip. che prende spunto dal recente articolo “Mr. Rip vs consulenti, un’intervista che fa discutere”. Parole destinate sicuramente a far discutere ma che riportiamo con la speranza di sviluppare, come sempre, un confronto attivo sul tema della gestione degli investimenti in Italia; a tal proposito vi invitiamo come sempre a scriverci le vostre considerazioni a [email protected].

Buongiorno,
seguo da diverso tempo Mr. Rip ma ho scoperto di recente (proprio dopo un video di Mr. Rip) il vostro portale che devo dire, laddove non propone articoli celebrativi sul mondo bancario, offre spunti interessanti legati all’analisi dei mercati. Voglio intervenire in merito al dibattito tra Mr. Rip e il mondo della consulenza, perchè trovo ridicolo, perdonatemi il termine, che si possa discutere di un tema che solo chi ha il prosciutto davanti agli occhi ha il coraggio di negare. Dato che pubblicate articoli sui consulenti ho i miei dubbi che pubblicherete queste mie parole, ma non posso non unirmi al pensiero di Mr. Rip nel dire che sugli investimenti bisogna affidarsi a gente che ne capisce. Ma qui c’è il grande malinteso: con questa frase di certo Mr. Rip non parlava dei consulenti!!!

In primo luogo bisogna dire, cosa che Mr. Rip sottolinea spesso, che per essere promotore serve giusto fare un esame a crocette, con domande principalmente di diritto e non sono richieste lauree o competenze superiori. Fa ridere che poi chi fa questo esame, la cui valenza in termini di certificazione di preparazione è pressoché nulla, ha coraggio di parlare di competenze di chi parla di investimenti su internet (e Mr. Rip la competenza ce l’ha, basta vedere il suo curriculum, altro che crocette…).

In secondo luogo, anche nel caso, non lo nego, che ci sia tra i promotori qualcuno oggettivamente prearato, la natura della sua professione, il cui elemento commissionale è essenziale per questioni di sopravvivenza, lo porterà sempre a proporre al cliente qualcosa di inefficiente in funzione del peso enorme dei costi rispetto ad altre soluzioni. Fa bene, e mi trova totalmente d’accordo, Mr Rip a dire che i consulenti sono dei fondivendoli! Così è e così sarà, perchè altrimenti questa professione non potrebbe sopravvivere. Unica soluzione sarebbe togliere completamente la componente variabile alla remunerazione dei promotori e trattarli alla pari di dipendenti…ma le banche non lo faranno mai, sarebbe un’ipotesi oggettivamente utopica…

Quindi qual è la soluzione? Studiare e scegliere prodotti efficienti in termini di rendimenti/costi cercando il più possibile di evitare il ricorso a intermediari. Se non si hanno le competenze o la pazienza di studiare (o se non altro quella di seguire i consigli persone DAVVERO competenti), meglio evitare soluzioni di investimento articolate e limitarsi all’acquisto dei tanto cari Btp (senza mettere di mezzo promotori), se non altro cercando di limitare in parte l’impatto dell’inflazione. Tutto il resto sono chiacchiere e trappole per boccaloni: alla luce dei costi in essere, farsi fare un portafoglio di fondi è autorizzare qualcuno a prelevarvi costantemente dei soldi a fronte di nessun servizio offerto….se poi vi va bene lo stesso buon per voi, c’è chi ha tanti soldi da buttare via…e se vi servono ulteriori spunti, suggerisco questo recente video https://www.youtube.com/watch?v=_qLaxj0dHtQ

 

 

 

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