A fronte di mercati molto volatili, segnati dal contesto geoeconomico ancora molto instabile e dall’inversione di marcia delle principali politiche monetarie globali, nel mese di maggio la raccolta netta dell’industria del risparmio gestito è risultata negativa per 1,27 mld.
Per quanto riguarda i fondi aperti, spicca il dato sui prodotti azionari, che nonostante l’andamento incerto delle borse globali, hanno raccolto più di 2,5 mld, seguiti dai bilanciati con 608 mln. Questi dati compensano buona parte dei deflussi dai fondi obbligazionari (-3,3 mld) e flessibili (-394 mln). Il saldo netto della raccolta dei fondi aperti è quindi negativo per -370 mln, prima volta da marzo 2020.
Nel mese la raccolta netta delle gestioni di portafoglio istituzionali è stata pari a -1,57 mld, mentre quella delle gestioni di portafoglio retail è stata di +335 mln.
A fine maggio il patrimonio gestito ammonta a 2.395 mld, per l’effetto combinato della raccolta e della flessione dei mercati, che l’Ufficio studi Assogestioni quantifica in circa -1,2%. La quota prevalente degli asset, 1.270 mld (pari al 53,1% del totale), è impiegata in fondi aperti e chiusi, mentre le gestioni di portafoglio equivalgono a 1.124 mld (46,9% del totale).
A livello societario il gruppo Generali ottiene i migliori afflussi del mese, pari a oltre 669 milioni, seguito da Deutsche Bank (oltre 497 milioni) e Mediolanum (oltre 316 milioni).