Fondi, una raccolta da 10. Intesa schiacciasassi, Poste insegue

Decimo mese consecutivo di raccolta positiva per l’industria del risparmio gestito che a ottobre, come comunica Assogestioni, ha totalizzato flussi netti positivi per 6,4 miliardi di euro, di cui 3,4 miliardi entrati nelle gestioni collettive e 3 nelle gestioni di portafoglio. Questo dato si confronta con la raccolta di 2,9 miliardi di ottobre 2020 e con i 31 milioni del mese precedente.

Il risultato mensile di ottobre porta il dato provvisorio sulle sottoscrizioni nette da inizio a superare i 76 miliardi e il patrimonio gestito a 2.560 miliardi grazie all’effetto combinato della raccolta e dell’attività di gestione.

Fondi aperti, nuovo record delle masse
Il 52% degli asset gestiti dall’industria è allocato nelle gestioni collettive (1.324 miliardi) con il patrimonio dei fondi aperti che ha messo a segno un nuovo massimo storico a 1.249 miliardi. In termini di raccolta i fondi di lungo termine hanno attirato 4,9 miliardi di sottoscrizioni, spinti dai flussi entrati nei fondi azionari (+2,5 miliardi), nei bilanciati (+1,8 miliardi) e nei flessibili (+775 milioni). Alle gestioni di portafoglio fanno riferimento il restante 48% delle masse (1.236 miliardi).

Le società
A livello societario continua il dominio incontrastato di Intesa Sanpaolo, che nel mese di riferimento porta a casa quasi 2,7 miliardi. Poste Italiane insegue ben distanziata con oltre 1,1 miliardi di apporti, mentre il gradino più basso del podio è di Ubs AM con oltre 694 milioni. Maglia nera del mese è invece il gruppo Generali, che mostra deflussi superiori agli 1,2 miliardi di euro. In merito a questi numeri, Generali precisa che il risultato è dovuto prevalentemente a flussi sui fondi monetari all’interno dei mandati assicurativi in gestione.

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