Fidelity International ha annunciato l’ingresso di Stefan Kuhn in qualità di Head of ETF Distribution per l’Europa. Nel suo nuovo ruolo, a partire dal 1° aprile, Kuhn si occuperà di espandere il business europeo degli ETF di Fidelity e sviluppare ulteriormente le attività legate ai prodotti e alla distribuzione. Kuhn sarà basato a Kronberg, in Germania, e risponderà direttamente a Christophe Gloser, Head of Sales per l’Europa Continentale.
“Stefan Kuhn vanta un’importante esperienza nel settore degli ETF e conosce molto bene il mercato europeo e giocherà un importante ruolo in una fase di espansione delle vendite degli ETF in Europa. Siamo felici si sia unito alla nostra squadra per rafforzarla ulteriormente”, ha dichiarato Christian Machts, Chief Administrative Officer, Europe (CAO) di Fidelity International.
Dal lancio, nel 2017, Fidelity ha continuato ad ampliare la sua gamma di prodotti e oggi mettiamo a disposizione degli investitori 12 ETF attivi. Oltre a quattro fondi orientati al reddito, recentemente sono stati aggiunti sei fondi sostenibili a gestione attiva, tra cui i Fidelity Sustainable Research Enhanced Equities ETFs. Attraverso un approccio sistematico e l’utilizzo dell’ampio team di ricerca interno di Fidelity, mirano a sovraperformare il rispettivo indice di mercato nel medio-lungo termine.
Christophe Gloser, Head of Sales, Continental Europe, ha aggiunto: “La gestione attiva continua a essere parte del DNA di Fidelity e abbiamo avuto molto successo nel portare questa filosofia anche sul segmento degli ETF. I nostri clienti apprezzano il fatto che stiamo espandendo la nostra offerta oltre i nostri classici fondi, in aree come gli ETF, i private market e i digital asset. Continueremo in questa direzione nei prossimi mesi e anni”.
Stefan Kuhn vanta oltre 23 anni di esperienza nel settore dei servizi finanziari e proviene da State Street Global Advisors, dove è stato recentemente responsabile degli SPDR ETF per Germania, Svizzera e Austria. In precedenza, ha ricoperto varie posizioni presso Société Générale, BNP Paribas e Morgan Stanley.