L’Associazione Bancaria Italiana mette fine alla disputa tra i sindacati confederali e Banco Bpm. Con una lettera di spiegazione, infatti, l’Abi si è sfilata dalla partita, legittimando il comportamento del gruppo guidato dall’amministratore delegato Giuseppe Castagna e rifiutandosi di incontrare i rappresentanti di Fisac Cgil, Uilca e First Cisl.
Come riportano diverse testate, le tre sigle avevano tirato in ballo l’Assobancaria dopo aver sottoscritto la conciliazione con Banco Bpm in seguito alla denuncia per comportamento antisindacale. A Piazza Meda quindi si riparte in un clima decisamente pesante. Nei mesi scorsi l’atteggiamento di Fisac, Uilca e First era infatti stato duramente criticato dalla banca, il cui comportamento adesso viene legittimato anche dall’associazione di categoria.
La comunicazione dell’Abi è quindi un ultimo grado di giudizio per quanto riguarda la vicenda, importante anche sul piano politico: il contenuto è infatti stato votato all’unanimità da tutto l’esecutivo dell’associazione delle banche a Milano il 25 settembre scorso. Un segnale importante rivolto alle segreterie generali dei confederali bancari, come a dire: le trattative si fanno seduti a un solo tavolo unitario.