Paolo Martini, ceo di Azimut Holding, inaugura una nuova rubrica social intitolata “House of Financial Leader”, che vede come protagonista della prima storia Walter Pucci.
“Walter impara a cavarsela da solo molto giovane quando, ancora ragazzo, decide di rendersi indipendente dalla sua famiglia. La ricerca della sua autonomia lo porta a cambiare spesso lavoro e città, almeno 6 prima di mettere le radici a Torino. I trasferimenti li vive sempre un po’ come una sfida: uscire dalla propria comfort zone, conoscere gente nuova e confrontarsi con contesti diversi” si legge.
“A guardarsi indietro rifarebbe tutto. L’audacia dei primi anni lo ha reso la persona che è ora: motivata e determinata a mettersi in gioco. Aspetti del suo carattere che sono stati un po’ anche la sua fortuna quando nel 2000 il destino lo fa entrare nel mondo della consulenza finanziaria. All’inizio incontra qualche difficoltà, in una città che subito sembra non apprezzare l’espansività del suo carattere. Grazie alla sua voglia di fare riesce però a colmare quella distanza e i risultati ben presto lo premiano. E’ così che viene chiamato a occuparsi anche di progetti organizzativi per due reti distributive del gruppo nel quale lavora. Esperienze che gli sono d’aiuto quando nel 2006 entra in Azimut come manager su diverse aree territoriali e poi come responsabile wealth management fino agli ultimi 5 anni quando si occupa prevalentemente di reclutamento” scrive Martini.
“Visione e collaborazione, è così che interpreta il ruolo del manager modulando diversi stili in base alle persone, alle circostanze e agli obiettivi e tenendo sempre a cuore le persone con cui lavora. Walter questo lo sa bene, lo impara sulla sua pelle quando ancora junior ha la fortuna di incontrare colleghi che nei momenti di sconforto lo accompagnano a fare le scelte più giuste. La centralità della persona è anche quello che Walter ha trovato in Azimut: un modello in cui chi governa l’azienda sono gli stessi professionisti che hanno a cuore i clienti e la professione. Un modello che fa sentire forte il senso di appartenenza e l’essere imprenditore, partecipando agli utili aziendali meritocraticamente, rarità nel sistema industriale italiano” continua il post.
“Un modello a cui si ispira anche il nuovo progetto Tnb in cui Walter crede, convinto dell’opportunità di partecipare a realizzare un unicum al passo con i tempi, le esigenze dei clienti e le aspettative dei consulenti. Un progetto che porta avanti in Piemonte con i manager Manuel Ferrante, Fabio Andreace, Modestino Colombo e Alessio Curto. Walter è uno dei ceo del nuovo Tnb Project e quando pensa al ruolo del manager la parola che gli viene subito in mente è “ispirare”. Ispirare le persone e aiutarle a esprimere il massimo potenziale perché siano grati a loro stessi per i risultati raggiunti”.
