Raddoppiare gli utili e le masse gestite in cinque anni, oltre che raggiungere una raccolta tra 16 e 19 miliardi, con una crescita della liquidità fino a dieci miliardi. Sono questi alcuni degli obiettivi che Azimut Holding vuole raggiungere con la nuova fintech bank.
Come scrive Il Sole 24 Ore, la nuova realtà avrà una dotazione di 24 miliardi di masse totali. Interpellato, Paolo Martini, ad di Azimut Holding e della nuova banca, ha commentato così: “Il car-ve-out della rete italiana è stato completato ed è operativo dal 1° maggio. I circa mille consulenti finanziari che confluiranno nella nuova banca operano già territorialmente in 12 aree di business, ciascuna guidata da un ceo e dalla rispettiva squadra manageriale, il cui compito è raggiungere obiettivi importanti e promuoverne la crescita. Nei prossimi cinque anni vogliamo inserire 500 nuovi professionisti, futuri azionisti e soci della nuova società, insieme ai consulenti finanziari esistenti, manager e dipendenti. Attualmente circa il 77% dei professionisti fa parte della rete di private banker, mentre il restante è inserito nella struttura di wealth management con circa il 5% nel ruolo di director”.
Il progetto prevede che in circa cinque anni venga assegnato il 10% del capitale sociale delle nuova banca ai consulenti finanziari e wealth manager già in struttura, oltre a quelli che entreranno. La nuova realtà, indipendente dal Gruppo Azimut, potrà includere nell’azionariato anche partner finanziari che potranno detenere fino al 50% delle nuova banca, mentre il 10% verrà mantenuto da Azimut.
A livello di distribuzione, la nuova realtà avrà più reti basate su specifiche specializzazioni, focus commerciali e attività formative, con una struttura di private banker e una di wealth management. “Formazione, crescita dei portafogli, specializzazioni e lavoro in team saranno i punti focali della struttura organizzativa” conclude Martini. Per diventare sempre di più una growth company, Azimut prepara il lancio di una rete distributiva di consulenti finanziari in Spagna e una partnership con un importante family office in Italia, focalizzato sulla clientela ultra high net worth.
