I “protagonisti” di Banca Mediolanum: la storia di Paola

“Scegliere l’azienda giusta, allineata alla propria personalità, ai propri obiettivi e progetti significa realizzarsi e guadagnare la libertà di essere se stessi”.  Con queste parole Nicola Vallardi – regional manager di Banca Mediolanum per Marche, Abruzzo e Molise – condivide un altro capitolo della sua rubrica social “I protagonisti” e presenta la storia di Paola Di Rocco.

“Quando Paola Di Rocco sente parlare di Banca Mediolanum siamo a fine anni ‘90 e lei ha un posizione sicura nell’azienda più grande d’Abruzzo. Quello che le manca però è una prospettiva di crescita nonostate il riconoscimento da più parti delle sue capacità” si legge. “Incontrare la nostra realtà ha significato per lei l’opportunità giusta al momento giusto: formazione continua, meritocrazia e un percorso di carriera predefinito dove il professionista potesse scegliere la sua direzione senza alcun limite se non il suo impegno e determinazione”.

“Per anni il lavoro di Paola segue due binari paralleli: quello di manager di rete e insieme quello di consulente finanziario con portafoglio. Entrambi percorsi che l’hanno arricchita avendo contribuito con la sua presenza, le sue capacità e competenze a portare clienti e professionisti a consolidarsi nel tempo e raggiungere traguardi personali e professionali importanti” scrive Vallardi. “Dal 2024 Paola si è qualificata private banker e il suo obiettivo è costruire un team di professionisti di livello per ampliare il numero di clienti, rispondere a esigenze finanziarie complesse e garantire un elevato standard di servizio. Ad affiancarla già oggi la sua segretaria storica e a breve il primo banker consultant”.

“Per lei non esiste parlare di consulenza finanziaria ‘al maschile’ o ‘al femminile’, quello che conta è valutare e valorizzare la persona. “𝘚𝘦 𝘩𝘢𝘪 𝘥𝘦𝘵𝘦𝘳𝘮𝘪𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘷𝘰𝘨𝘭𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘪𝘮𝘱𝘢𝘳𝘢𝘳𝘦, 𝘦𝘮𝘱𝘢𝘵𝘪𝘢, 𝘤𝘢𝘳𝘪𝘴𝘮𝘢 𝘦 𝘭𝘦 𝘪𝘥𝘦𝘦 𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘥𝘰𝘷𝘦 𝘷𝘶𝘰𝘪 𝘢𝘳𝘳𝘪𝘷𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘶𝘭𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘧𝘪𝘯𝘢𝘯𝘻𝘪𝘢𝘳𝘪𝘢 𝘦̀’ 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘵𝘳𝘢𝘥𝘢 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘦 𝘳𝘪𝘤𝘤𝘢 𝘥𝘪 𝘴𝘰𝘥𝘥𝘪𝘴𝘧𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪. 𝘗𝘦𝘳 𝘶𝘯𝘢 𝘥𝘰𝘯𝘯𝘢 𝘱𝘰𝘪 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢 𝘭𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘵𝘦𝘻𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘰𝘳𝘴𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘳𝘦𝘴𝘤𝘪𝘵𝘢, 𝘭𝘪𝘣𝘦𝘳𝘵𝘢̀’ 𝘥𝘪 𝘨𝘦𝘴𝘵𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 𝘦 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘰𝘣𝘪𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪 𝘦 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢̀’ 𝘥𝘪 𝘳𝘢𝘨𝘨𝘪𝘶𝘯𝘨𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘢𝘶𝘵𝘰𝘯𝘰𝘮𝘪𝘢 𝘦𝘤𝘰𝘯𝘰𝘮𝘪𝘤𝘢” sottolinea ripercorrendo la sua esperienza e ascoltando le testimonianze di colleghe.

Il suo consiglio è di non accontentarsi ne lasciarsi intimorire da questa professione solo perché è a partita iva bensì di prendersi il tempo di conoscerla per valutarla.

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