Dossier “Reti, un anno da raccontare”: Credem

Il mondo dell’advisory italiano ha vissuto un anno a due velocità. La prima è quella sostenuta dei mercati finanziari, dove l’indice Ftse Mib è cresciuto più del 25%, con sentiment positivo che ha beneficiato anche della spinta delle piazze americane (Nasdaq +36%, Dow Jones +6%). Sull’altro fronte troviamo il ritmo compassato del risparmio gestito canalizzato dalle reti nostrane, arrivato nei primi nove mesi dell’anno a un montante di soli 1,3 miliardi di euro contro i 12,8 miliardi del 2022, mostrando una decrescita della raccolta di quasi il 90%. Insomma, le “scorie” delle difficoltà vissute dalle borse nel 2022 si sono riversate sulla propensione all’investimento della clientela dei consulenti finanziari, gonfiando per riflesso l’amministrato e limitando gli afflussi “di qualità”. Le reti nostrane però non sono state certamente a guardare e, sebbene consapevoli delle difficoltà del contesto, hanno saputo mettersi in gioco come sempre, mostrando dinamismo e capacità di lettura del mercato.

BLUERATING ha voluto quindi contattare le principali realtà dell’advisory in Italia per fornirvi un racconto dell’anno appena terminato direttamente dalla voce dei protagonisti del settore.

Abbiamo posto loro quattro domande, anche ragionando sulle dinamiche relative ai reclutamenti; ecco le risposte che ricevuto, punto per punto.

1 In linea generale come avete vissuto questo 2023 e quali sono stati i momenti chiave per la vostra rete?
2 Quali sono stati a vostro giudizio i temi caldi della consulenza nel 2023 e come li avete interpretati?
3 A livello di reclutamenti, verso quali profili vi siete orientati e quanti ingressi avete registrato indicativamente?

CREDEM
Moris Franzoni, responsabile consulenza finanziaria

1 La concomitanza di elementi esterni che hanno reso difficile estrarre valore dagli strumenti finanziari ha richiesto uno sforzo in termini di consulenza e di diversificazione che ha sacrificato il comparto del gestito a favore del rendimento dato da strumenti amministrati. I turning point del 2023 hanno supportato questa volontà di maggior consulenza sulla clientela sono stati la completa adozione di WePlas, la piattaforma patrimoniale a supporto dell’attività del Financial Wellbanker, la delivery della Gold Box Imprenditore, suite finanziaria di servizi a supporto dell’attività dei nostri clienti, l’operatività piena sul comparto aziende in sinergia con gli specialisti corporate. Inoltre prosegue il programma What’s New di inserimento di giovani consulenti finanziari con il secondo round dell’academy Credem.

2 I temi caldi del 2023 sono stati la ripresa violenta dei tassi e la conseguente carvatura tra i rendimenti dei governativi e l’impatto sull’obbligazionario presente nei portafogli, la volatilità dell’equity, l’inflazione e la conseguente erosione dei patrimoni e della capacità di risparmio e le incertezze socio-politiche. A fronte di queste condizioni esogene repentine ed in parte inattese, abbiamo volutamente accentuato l’ascolto dei nostri consulenti, fornendo un supporto personalizzato in risposta alle sfide, attraverso l’accesso a risorse tecnologiche, di servizio e prodotto avanzate, formazione e informazione continua, per evolvere la capacità di offrire consulenze informate e per accentuare il ruolo di guida e partnership con il cliente.

3 Per il modello di business il focus si e orientato soprattutto su professionisti provenienti dal mondo bancario con profili di bankers che vogliano trovare un team di specialisti che permetta loro di fare banca a 360° e al contempo beneficiare di un impianto di consulenza private evoluta come quello di Credem; sulla base di questo focus abbiamo perfezionato una proposta di mandato ad hoc per supportare al meglio il passaggio sia da un punto di vista economico che di percorso professionale. Questo modello è risultato comunque attrattivo anche per consulenti finanziari che, soprattutto in un momento come questo, vogliano ampliare il loro range di azione ai tradizionali core della consulenza patrimoniale. Chiuderemo presumibilmente l’anno 2023 con un onboarding del 6/7 % circa dell’organico attuale.

Qui le puntate precedenti:

Allianz Bank FA
Fineco
Azimut
Bnl Bnp Paribas LB
Banca Mediolanum
Fideuram Ispb
Banca Generali
Copernico Sim
CheBanca!

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