Dossier “Il consulente che sarà”: la visione di Credem

“La consulenza che sarà: adattamento o trasformazione”. È il titolo del workshop che si è svolto in occasione dei Bluerating Awards, durante il quale sono intervenuti i top manager delle maggiori banche-reti italiane. A tirare le fila Sergio Sorgi, fondatore di Progetica, che ha presentato la ricerca dal titolo “What financial advisors want” e ha partecipato successivamente al workshop, tirando le fila della discussione ed evidenziando alcuni aspetti importanti: la necessità di accrescere la quota di risparmiatori serviti da un consulente, nonostante la crescita impetuosa delle reti nell’ultimo decennio. Senza dimenticare altre sfide come la necessità di incrementare il lavoro in team o di aumentare lo spazio delle donne nelle reti. Dalla ricerca di Progetica, i cui contenuti sono stati ampiamente illustrati negli ultimi tre numeri del nostro mensile, è emersa comunque un’aspirazione dei consulenti a vedere valorizzata maggiormente la propria professione, un aspetto considerato molto più importante delle modalità di remunerazione dei professionisti. La qualità del lavoro e il rapporto con la clientela sono dunque emersi come fattori molto più significativi degli economics. Ma ecco, di seguito, una sintesi degli interventi di chi ha partecipato al workshop.

MORIS FRANZONI

Credem

“Una vera trasformazione e non un adattamento: questo approccio darà una grande opportunità; i capi delle reti avranno la responsabilità di indirizzare il cambiamento stando al fianco dei consulenti finanziari. Benessere vuol dire protezione, progettazione. Il nostro modello di Wellbanking è la presunzione di fare consulenza patrimoniale, di occuparsi della pianificazione, di avere la possibilità di gestire vari ambiti dei bisogni dei clienti. Dobbiamo far capire che abbiamo una funzione sociale e tornare a fare il banchiere del territorio. Penso sia una grandissima opportunità da cavalcare assolutamente, con l’aiuto di chi ha freschezza mentale, i giovani, che ci possono dare una mano incredibile in questa evoluzione”.

Qui le altre puntate del dossier
Banca Generali
Fideuram Ispb
Bper

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