Banca Generali, un racconto da Tel Aviv

Pubblichiamo di seguito un interessante post di Gian Maria Mossa, ad e dg di Banca Generali, apparso su LinkedIn e che parla di un viaggio di lavoro a Tel Aviv.

Rientrato di recente da un breve viaggio di lavoro a Tel Aviv per esplorare nuovi business, visitare le realtà leader nel mondo assicurativo, finanziario ed immobiliare ed analizzare best-practices nell’open banking e nel fintech, vorrei condividere alcune sensazioni che mi hanno colpito. A dispetto del momento complesso che sta vivendo Israele sul fronte politico e restando focalizzati sul dinamismo economico e sociale, la città sorprende sempre per voglia di fare e cultura dell’innovazione. Non è la prima volta che visito Tel Aviv, ma questa volta l’ho trovata ancora più ricca di opportunità, per la crescente consapevolezza della loro forza nell’innovazione, per l’apertura al mondo e per la capacità di valorizzare ed attrarre giovani e talenti. La città è un crocevia di personalità e competenze, spinta da uno slancio demografico d’eccezione. Ovunque emerge senso di immediatezza e determinazione, con un entusiasmo che coinvolge e trascina. La confusione positiva generata dalla voglia di fare, la determinazione nell’azione e l’ottimismo diffuso, generano forte energia e sono alla base del modello di crescita sostenibile del Paese.
Tre lezioni che mi porto a casa: La prima. Non ci può essere crescita sostenibile senza energia positiva e voglia di migliorare il contesto che ci circonda e questa è alimentata sia dallo slancio demografico sia da evidenti condizioni volte a favorire la culla dell’innovazione. La fiducia nella crescita porta con sé fiducia anche verso l’immigrazione e apertura verso la cultura del rinnovamento.
La seconda. Valorizzare lo spirito di iniziativa e l’imprenditorialità. Dal nostro osservatorio di banca che lavora al fianco degli imprenditori e delle imprese vediamo ogni giorno la qualità e le straordinarie capacità delle nostre pmi che sanno affrontare le sfide più impensabili sui mercati, anche in un contesto complesso sul fronte dei fattori esogeni ed endogeni al business. Fare sistema intorno alla colonna dorsale del nostro Paese aiuterà a rafforzare la nostra leadership in Europa e nel mondo.
La terza. Ogni comunità prospera in funzione di valori condivisi e valorizzazione del talento. Nel nostro caso abbiamo dalla nostra un forte radicamento alla centralità delle persone, con una cultura di rispetto, inclusione ed integrazione che va nutrita ed alimentata giorno dopo giorno.
Un ringraziamento a tutte le persone di Herzog ed in particolare al Chairman Mr. Meir Linzen, per averci accolto, incontrato e supportato tutto il tempo. Infine, un grazie di cuore a Guy B.Ofer Sachs e Ofir Blumenfeld-Sadeh, che hanno arricchito il viaggio grazie ad un confronto continuo, disponibilità, apertura e vicinanza: alla fine è sempre, in primis, un tema di PERSONE. Grazie della disponibilità e della collaborazione

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