Fineco AM: prima di tutto il consulente

Il 2022, come noto, è stato sinora un anno molto tormentato per i mercati finanziari. E più tormentato sta di conseguenza diventando sempre più il rapporto tra consulenti e clienti con questi ultimi intimoriti dalla situazione.

Fineco Am rappresenta però in questo panorama un vero e proprio faro guida, sia per le case di investimentio globali di cui è partner sia per il dialogo con la rete targata Finecobank e per la clientela alle prese con le molteplici preoccupazioni sugli investimenti, come ha affermato l’ad di Fineco AM, Fabio Melisso. ad Affari e Finanza, inserto del lunedì del quotidiano La Repubblica.

“La struttura del mercato è diventata più sofisticata e, in tal senso, per i risparmiatori non ha più senso inseguire il market timing – avverte Melisso – meglio affidarsi a una gestione professionale e disciplinata del risparmio che su un orizzonte di medio-lungo termine ottiene risultati storicamente positivi”.

Lasciare poi i risparmi su conti infruttiferi ha il doppio effetto negativo di subire l’inflazione e perdere la spinta del nuovo cicvlo economico. Attenzione però, continua Melisso: “In momenti di alta volatilità come quelli attuali, se non sdi hanno a disposizione prodotti efficienti il rischio è di poter incorrere in perdite anche importanti. In quest’ottica, Fineco Am offre strumenti con caratteristiche in termini di costi e trasparenza il più possibile vicine alle esigenze dei clienti, in base al ciclo economico che si attraversa”.

Un’efficianza che si ritrova nelle due nuove famiglie di prodotti lanciate da Fineco Am quest’anno: quella dei Passive Underlyings (soluzione di investimento ingegnerizzate con prodotti passivi) e gli Etf, di recente quotati a Piazza Affari.

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