Banca Generali ha archiviato il terzo trimestre con un utile di 24,1 mln di euro contro gli 80,8 mln del corrispondente periodo dello scorso anno. Su base ricorrente, escludendo dunque le voci variabili, l’utile del periodo è invece cresciuto del 14% a 55,6 mln, e del 2% rispetto al trimestre precedente, a conferma della solidità del percorso di sviluppo sostenibile della banca anche in contesti di mercato sfidanti.
I profitti netti hanno risentito poi degli oneri fiscali straordinari per 35,3 mln relativi al pagamento all’Agenzia dell’Entrate di una maggiore remunerazione per gli anni 2014- 2018 della delega di gestione di BG Sicav che dal 2008 è passata sotto la gestione dell’allora neocostituita BG FML.
Il margine di intermediazione è sceso del 13,9% a 155,2 mln a causa della riduzione delle commissioni variabili , solo in parte compensata dal rialzo del margine d’interesse (36 mmln, +68,9%).
I costi operativi si sono attestati a 62 mln contro i 58,8 mln del terzo trimestre 2021, includendo gli 1,1 mln di poste straordinarie. A livello core i costi sono stati pari a 56,5 mln (+5,6% su base annua) compresi 1,1 mln di costi per lo sviluppo del piano di crescita internazionale.
l risultato operativo ha toccato quota 93,2 mln contro i 121,5 milioni del terzo trimestre 2021. Il dato ha tuttavia mostrato un miglioramento su basi ricorrenti attestandosi a 91,2 mln, in progresso dell’1,5% rispetto al corrispondente periodo del 2021.
Il risultato pre-tasse è stato di 79,8 mln contro i 105,2 mln dello scorso anno dopo aver spesato minori poste per accantonamenti ordinari e straordinari.
Al 30 settembre 2022, il CET1 ratio della Banca si è attestato al 15,7% (dal 15,2% del 30 giugno 2022) e il Total Capital ratio (TCR) al 16,8% (dal 16,3% del 30 giugno 2022), confermandosi ampiamente superiori ai requisiti specifici fissati per il gruppo da Banca d’Italia (CET 1 ratio all’8,0% e Total Capital Ratio al 12,3%, come minimo richiesto dal periodico processo di revisione e valutazione prudenziale SREP).
Il livello dei ratio patrimoniali conferma un’ampia solidità in un contesto di maggiore assorbimento legato all’espansione dell’attività della banca, attenzione alla diversificazione del portafoglio di attività finanziarie e conferma di una politica di dividendi generosa. Nello specifico, si precisa che i ratios patrimoniali sono stati calcolati sulla base di un pay-out medio totale del 79% dell’utile di periodo.
Gli indicatori di liquidità della banca si mantengono su livelli di eccellenza: il Liquidity Coverage ratio (LCR) è pari al 363% (dal 400% del 30 giugno 2022) e il Net Stable Funding ratio (NSFR) al 215% (dal 207% del 30 giugno 2022).
Risultati commerciali
Le masse totali di Banca Generali a fine settembre hanno raggiunto quota 80,4 miliardi di euro, segnando un lieve calo del 2,0% rispetto a settembre dello scorso anno e in calo del 6,2% da inizio anno. Sul dato hanno pesato le pressioni sui listini azionari e obbligazionari.
Le soluzioni gestite (fondi/Sicav e contenitori finanziari e assicurativi) hanno raggiunto i 38,9 miliardi (-7,5% anno su anno, -12,0% da inizio anno) arrivando a rappresentare il 48,4% delle masse totali. Tra le soluzioni gestite, si segnala la buona dinamica delle masse investite in prodotti dedicati alla sostenibilità (ESG) che si attestano a €5,9 miliardi, per un’incidenza sul totale delle soluzioni gestite pari al 15,2%, in forte crescita rispetto al 14,3% del corrispondente periodo dello scorso anno e al 14,6% di fine 2021.
Le masse in prodotti assicurativi tradizionali (Ramo I) sono risultate pari a 15,7 miliardi, in lieve calo rispetto all’esercizio precedente (-2,7% a/a, -3,4% da inizio anno).
Le masse amministrate sono salite a 25,8 miliardi (+8,1% a/a, +2,2% da inizio anno). Nello specifico, gli attivi in Conto Titoli (AuC) hanno raggiunto i €12,9 miliardi, in aumento del 2,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-2,7% da inizio anno), grazie al costante rinnovamento dell’offerta con focus sui servizi di Consulenza Evoluta.
I conti correnti sono saliti a 12,8 miliardi, in crescita del 7,6% da inizio anno e del 14,6% rispetto a settembre 2021, trascinati da un temporaneo aumento della liquidità dovuto al clima di avversione al rischio che ha caratterizzato il periodo.
Le masse riferibili alla Consulenza evoluta (BGPA) sono risultate pari a 6,8 miliardi (-1,7% rispetto a settembre 2021), rappresentando l’8,5% delle masse complessive (in aumento rispetto all’8,4% dell’esercizio precedente).
La raccolta netta nei nove mesi 2022 è arrivata a sfiorare i 4,1 miliardi, mostrandosi resiliente alle complessità dei mercati. Data l’elevata volatilità dei mercati finanziari del periodo, i professionisti di Banca Generali hanno dato priorità alla vicinanza alla clientela per fornire l’opportuna consulenza favorendo un generale approccio difensivo.
La raccolta netta ad ottobre ha raggiunto i 506 milioni (4,6 miliardi da inizio anno), mostrando una chiara accelerazione in termini di volumi rispetto alla dinamica del trimestre precedente legata alla stagionalità e soprattutto alla volatilità e all’incertezza dei mercati finanziari.
L’Ad e dierettore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, ha commentato: “In un trimestre caratterizzato da eccezionale volatilità dei mercati ed incertezza politica ed economica, abbiamo continuato a crescere a livello commerciale ed abbiamo confermato risultati finanziari molto solidi, al netto delle componenti straordinarie fortemente pro-cicliche. In particolare, la tenuta dei margini testimonia la qualità del nostro core business, con portafogli molto diversificati e banker capaci di stare vicini ai clienti anche nei momenti più difficili. In questi mesi abbiamo lavorato per sviluppare un’offerta dedicata a questo nuovo scenario ed i risultati ottenuti nelle ultime settimane di ottobre, ovvero dal lancio delle nuove soluzioni di risparmio gestito, stanno confermando la qualità della nostra rete, come testimoniano gli importanti flussi netti quotidiani. La determinazione e professionalità dei nostri professionisti, l’efficienza e flessibilità gestionale della banca ed il proseguimento delle iniziative strategiche di medio termine previste a piano, ci fanno guardare con fiducia agli ultimi mesi del 2022 e alle prospettive del nostro ambizioso piano triennale”.