Un detto dice “prevenire è meglio che curare”. E proprio queste parole sono state utilizzate dal presidente del Consiglio di vigilanza bancaria della Bce, Andrea Enria. Come scrive Il Sole 24 Ore, durante un intervento alla Consob austriaca FMA, Enria ha messo in guardia le banche europee: “Bisogna procedere con estrema cautela, in quanto la crisi geopolitica dell’invasione della Russia in Ucraina si sta trasformando in uno shock macroeconomico”.
Per il presidente, infatti, le banche hanno una visione troppo ottimistica, nonostante il Comitato europeo per il rischio sistemico la scorsa settimana abbia lanciato un avvertimento sulla stabilità finanziaria nell’Ue. Enria ha ricordato come “si stia diffondendo una certa riluttanza da parte delle banche a impegnarsi seriamente in discussioni di vigilanza”. La situazione attuale, infatti, vede la persistenza di un’inflazione straordinariamente elevata, l’aumento dei tassi di interesse più rapido del previsto e la volatilità dei mercati in ascesa.
A differenza della pandemia di Covid-19, l’attuale crisi geopolitica “avrà probabilmente effetti diversi tra le banche a seconda di come questa particolare combinazione di rischi influenzerà il loro modello di business e le strutture di bilancio”. Per questo motivo il Consiglio di Vigilanza ha già chiesto alle banche di produrre e presentare traiettorie patrimoniali individuali aggiornate, tenendo conto di scenari macroeconomici avversi ampiamente allineati con le proiezioni recessive al ribasso della Bce e incorporando un probabile embargo sul gas naturale dalla Russia.