Mentre il dossier Russia rimane sullo sfondo, Unicredit vara una cartolarizzazione di Npl con Gacs da 1,1 miliardi. In particolare, realizza un profondo riassetto della macchina digitale e avanza così nel solco del piano industriale presentato a fine 2021. Come scrive Il Sole 24 Ore, la cartolarizzazione è stata strutturata nel rispetto dei requisiti dettati dalla legge GACS (Garanzia sulle Cartolarizzazioni delle Sofferenze) al fine di poter richiedere la garanzia statale per la nota senior.
Unicredit ha accettato un’offerta vincolante per la vendita del 95% delle note mezzanine e junior a un’istituzione finanziaria non appartenente al Gruppo UniCredit, mentre riterrà il 5% in qualità di originator come net economic interest richiesto dalla normativa di riferimento. Italfondiario e doValue agiscono rispettivamente come Master e Special Servicer della cartolarizzazione mentre Banca Finint S.p.A. ricopre i ruoli di Monitoring Agent, Corporate Servicer, Calculation Agent, Representative of Noteholders e Back-up Servicer Facilitator. UniCredit Bank AG ha agito come Placement Agent e Settlement Agent delle note mezzanine e junior. UniCredit Bank AG ricopre inoltre il ruolo di Swap Counterparty e fornisce la linea di liquidità per ITACA.
Il gruppo ha anche notificato alla Bce la sua intenzione di ottenere il “Significant Risk Transfer” entro la fine di giugno 2022.