Riportiamo di seguito un interessante post a firma Antonio Mazzone, recruiter e ideatore del progetto IronBanker, dedicato agli scenari futuri per la professione di consulente finanziario.
Sei un neo-laureato e per di piu’ under 30 appassionato di tecnologia e finanza?
Potresti diventare un consulente finanziario SMAC.
Una delle figure professionali piu’ ricercate da aziende SMACS (native Fintech, Insurtech e Banche/Assicurazioni tradizionali che hanno deciso di investire pesantemente nella trasformazione digitale).
Se hai gia’ fatto dei colloqui con aziende del settore e ti hanno proposto solo contratti di agenzia con apertura di PIVA, master clienti potenziali da preparare (ovvero una lista di nominativi di persone conosciute, amici, parenti etc..) e compensi di fatto solo a provvigioni o un contributo fisso a tempo + provvigioni, ti consiglio di lasciar perdere.
Non si tratta di societa’ SMACS ovvero di quelle che saranno e resteranno davvero competitive.
Il vero asset di valore per queste aziende non sono le masse in gestione apportate dai clienti, ma la quantita’ di informazioni pregiate dei clienti-investitori-consumatori.
Ad esempio i ” dati demografici digitali” e i commenti sulle “esperienza di acquisto” di servizi bancari-finanziari-assicurativi.
Saranno questi dati la vera miniera d’oro.
Ed un consulente finanziario, che abbia investito sulle proprie competenze SMAC e sull’uso di tecnologia SMAC, in grado di padroneggiare la relazione con la clientela (fornita dall’azienda SMACS) oggi ha un valore nettamente superiore al consulente finanziario “tradizionale”.