Reti e consulenti, un bis sensazionale

Oops!… they did it again. Possiamo dirlo, i consulenti ce l’hanno di nuovo fatta. Dopo i sorprendenti risultati del 2020, quando nell’anno dell’esplosione della pandemia le banche reti italiane erano riuscite a portare a casa oltre 43,4 miliardi di euro di raccolta netta di cui oltre 24,2 miliardi di risparmio gestito, i dati del 2021 risultano altrettanto positivi e di consistenza addirittura superiore.

Il 2021 si conclude infatti con nuovi record negli afflussi per le reti di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede; nel dettaglio il bilancio è positivo per 57,3 miliardi di euro (+32,2% rispetto al 2020) grazie a investimenti netti per 42,9 miliardi (+77,3% vs 2020) realizzati, nell’insieme, sui fondi comuni di investimento, sulle gestioni patrimoniali e sui prodotti assicurativi e previdenziali. Le risorse nette posizionate nell’anno sulla componente amministrata del portafoglio risultano, invece, in flessione (-24,8% vs 2020) e si attestano a 14,4 miliardi di euro, ma questo può essere interpretato come un segnale di crescita ulteriore della “qualità” degli apporti.

Approfondendo i dati dei flussi netti relativi al gestito, il montante annuale sugli organismi di investimento collettivo del risparmio è pressoché raddoppiato rispetto al 2020 (+92,4%), risultando pari a 16,5 miliardi di euro; di questi, 15,5 miliardi sono destinati alle gestioni collettive aperte di diritto estero, mentre 1,5 miliardi ai fondi di investimento alternativi chiusi a sostegno dell’economia reale. Le risorse nette annuali indirizzate sul comparto assicurativo e previdenziale segnano un risultato netto pari a 18,3 miliardi di euro (+64,1% vs 2020), per il 91,9% riconducibile alle unit linked (10,1 miliardi) e alle polizze multiramo (6,8 miliardi). Infine il saldo delle movimentazioni complessive effettuate sulle gestioni patrimoniali individuali è positivo per 8,1 miliardi (+81,3% vs 2020).

Dopo avere dato uno sguardo al sistema nel suo complesso è il momento di entrare nel dettaglio di quanto fatto dalle singole reti. Come vuole la tradizione, la nostra analisi passerà attraverso la raccolta netta complessiva, quella procapite e infine la variazione degli organici.

Gli afflussi

La classifica degli afflussi netti del 2021 ha un dominatore assoluto della scena: stiamo parlando di Fideuram Ispb. Il gruppo guidato dall’amministratore delegato Tommaso Corcos bissa la propria affermazione del 2020 e ottiene nuovamente il primato nella classifica annuale sia sul fronte del montante complessivo, oltre 16 miliardi di euro, sia in riferimento al totale del gestito, oltre 11,1 miliardi di euro. Ben distanziata in seconda posizione, sia per totale che per gestito, troviamo Fineco. La rete dell’amministratore delegato e direttore generale Alessandro Foti porta a casa rispettivamente oltre 9,8 e 7 miliardi di euro. Terzo gradino del podio occupato da Banca Mediolanum; i ragazzi dell’amministratore delegato Massimo Doris ottengono oltre 7,8 miliardi di euro di raccolta complessiva e oltre 5,9 miliardi di euro di apporti nel gestito.

Se andiamo a elaborare ulteriormente la nostra analisi dal punto di vista qualitativo, oltre che quantitativo, possiamo osservare che la crescita percentuale maggiore degli afflussi anno su anno (2021-2020) risulta essere quella di Consultinvest (+258,97%), primatista anche del gestito (+303%). Soffermandoci sulle prime cinque reti per ampiezza di organico (il gruppo Fideuram Ispb, Banca Mediolanum, Fineco, Banca Generali e Allianz Bank FA) a fare meglio di tutti è stata Allianz Bank FA, con un incremento percentuale del 37,94%, mentre nella classifica del gestito a crescere più di chiunque altra è stata la raccolta del gruppo Fideuram, con una variazione positiva dell’87,97%.

Procapite

E’ Banca Generali la rete più “efficiente” in termini di afflussi nel 2021 e a dircelo sono i dati complessivi degli apporti per consulente. La rete dell’amministratore delegato e direttore generali Gian Maria Mossa porta a casa oltre 3,55 milioni di euro per cf, seguita a ruota da Fineco con 3,53 milioni e CheBanca! con 2,99 milioni. La realtà del gruppo Mediobanca guidata da Duccio Marconi è però la seconda in termini di procapite nel risparmio gestito, con oltre 2,45 milioni per professionista, superata solo da Fineco con 2,53 milioni, mentre in terza posizione abbiamo Allianz Bank FA con 2,22.

Rispecchiando quanto visto sul fronte della raccolta complessiva, la variazione di procapite maggiore anno su anno è anche in questo caso quella di Consultinvest (+161,27%), che domina anche il gestito (+194,05%). Tra le big 5, la crescita maggiore totale è invece quella di Allianz Bank FA (+34,19%), mentre nel gestito a dominare è Banca Mediolanum (+91,45%).

I reclutamenti

L’ultima parte del nostro excursus dedicato al mondo dell’advisory nel 2021 è quella focalizzata sulle dinamiche di crescita dell’organico delle reti sul mercato. A livello assoluto il maggiore numero di consulenti in più rispetto al 2020 ottenuti da una singola società è quello di Fineco, pari a 184 professionisti, per un totale di consulenti in organico di 2606 unità. A seguire troviamo Banca Mediolanum con 143 unità guadagnate e Bnl Bnp Paribas LB, in aumento di 123 consulenti. Le reti che si sono contratte rispetto al 2020 sono invece IWBank (-69), Sanpaolo Invest (-30) e Deutsche Bank (-6), quest’ultima recentemente acquisita dal gruppo Zurich Italia.

Sempre un’acquisizione, questa volta quella di Solfin, risulta determinante per la variazione percentuale di organico maggiore tra il 2020 e il 2021. Stiamo parlando di quanto ottenuto da Consultinvest, che vede ampliare la propria squadra di consulenti di oltre il 37,05%. Tra le big 5 a crescere di più è ancora Fineco, con un +7,06%.

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