La nuova tassazione delle criptovalute in Italia sta facendo molto discutere, dopo i recenti sconvolgimenti introdotti. In Parlamento è stato però di recente presentato un emendamento che potrebbe ridefinire la tassazione del settore crypto nel Bel Paese.
Presentato dall’onorevole Marcello Coppo, deputato di Fratelli d’Italia, il provvedimento si inserisce nel contesto della Legge di Bilancio 2025 e punta a modificare radicalmente il regime di tassazione sulle plusvalenze da criptovalute al 42%, come riportato da Cryptonomist.ch.
Con l’obiettivo di semplificare e rendere più equa la normativa, l’emendamento propone, tra le altre misure, l’eliminazione della soglia di esenzione e l’introduzione di un’imposta sostitutiva per la rivalutazione dei beni digitali.
Una proposta che sta già attirando l’attenzione degli esperti e degli investitori, con potenziali cambiamenti significativi per il mercato italiano delle criptovalute.
In sintesi, l’emendamento proposto da Coppo propone un approccio ambizioso alla tassazione delle criptovalute, con l’introduzione di un’aliquota unica del 26% per le plusvalenze, eliminando la soglia di esenzione di 2.000 euro.
Al contempo, offre una possibilità di regolarizzazione per chi non ha dichiarato in passato, grazie a una rivalutazione opzionale con un’imposta sostitutiva del 16%. Questo potrebbe rappresentare un’opportunità per molti contribuenti di mettersi in regola e, allo stesso tempo, garantire entrate significative per l’Erario.
Nonostante alcune modifiche al testo iniziale, come la rimozione della parte che eliminava la soglia dei 2.000 euro, la proposta resta uno dei temi centrali nel dibattito fiscale sul settore crypto in Italia.
Ora non resta che attendere l’esito delle discussioni parlamentari, che nei prossimi giorni potrebbero segnare una svolta storica per la regolamentazione del mercato delle criptovalute nel nostro Paese.